Hai mai pensato all’importanza dei tuoi denti? Immagino proprio di si. Li curiamo quotidianamente perché, nonostante siano piccole parti del nostro corpo, giocano un ruolo fondamentale.
Ogni dente ha la sua conformazione e la sua funzione. E non solo devono esserci, ma devono anche essere in ottimo stato. Prova ad immaginare a tutti i problemi che derivano da denti mancanti, storti e carie. Un infinità di problemi alla schiena, alle ginocchia, al collo, alla testa. Tutto per colpa di questi piccolissimi pezzettini di osso che ti ritrovi in bocca.
No, non hai sbagliato rivista, non hai aperto “Dental Magazine”, è che anche i camion della nettezza urbana hanno i loro denti. E anche loro, seppur piccolissimi sono importantissimi per il perfetto funzionamento dell’attrezzatura.
Come? Non hai capito di che denti sto parlando? Ma di quelli della rastrelliera del voltabidoni. Si, hai capito bene, il voltabidoni ha i denti e questi sono importanti tanto quanto il voltabidoni stesso nel suo complesso.
Non ci credi? Beh, se mi segui in questo articolo ti farò cambiare idea e, soprattutto, ti farò aprire gli occhi su un particolare che forse non avevi mai notato.
Il voltabidoni, come ogni parte di un attrezzatura per la raccolta dei rifiuti, deve sottostare ad un normativa che regola tutto le sue caratteristiche: le dimensioni, le geometrie, i pesi, le sicurezze, e tutto questo anche per la rastrelliera e i suoi denti. Questa normativa è sempre la 1501 ma, per il voltabidoni è stata scritta una parte a se stante, la 5.
Questa però non è l’unica. Infatti, collegata a questa normativa, c’è anche quella che regola i bidoni, la UNI EN 840. Questa, a sua volta, si suddivide in 4 sezioni, una per ogni tipologia di bidone. Ecco quindi che la 840-1 regola i bidoni a due ruote, da 120 a 360 litri; la 840-2 i cassonetti a 4 ruote fino a 1300 litri; la 840-3 i cassonetti a 4 ruote fino a 1300 litri ma con coperchio basculante; infine la 840-4 i cassonetti a 4 ruote fino a 1700 litri con aggancio DIN o Bologna.
In questa normativa vengono descritte tutte le caratteristiche, le dimensioni, i materiali, i pesi, che questi cassonetti devono rispettare. E proprio sui pesi vorrei soffermarmi un momento. Nella 840-1, al punto 5.4, si parla di 100 kg di peso massimo che ogni ruota può sopportare. Trattandosi di bidoni a 2 ruote stiamo parlando quindi di 200 kg di carico massimo. Nella 840-3 invece, al punto 6 parla di carico massimo di 440 kg.
Visti questi pesi, che senso ha quindi che ad un voltabidoni venga richiesto di sollevare più di 600 kg, come ogni tanto si trova scritto nelle gare?
So che mi obietterai che i bidoni per strada sono un incognita, che non è possibile sapere quello che la gente ci butta dentro (e la gente ha molta fantasia) e che è probabile che ci possano essere dei bidoni che pesano molto più di 600 kg. Beh, qua entra in gioco la tolleranza e il sovradimensionamento con cui vengono progettate le cose (o dovrebbero). Ma si tratta di emergenze, situazioni eccezionali che capitano una volta ogni tanto. Ma se questa “volta ogni tanto” inizia a diventare la prassi, allora iniziano i problemi. Preparati a cambiare bidoni e voltabidoni con una certa frequenza.
PROBLEMI DENTALI
Ma torniamo alla nostra tanto amata UNI EN 1501 e nello specifico alla sezione 5 che, come detto prima, è quella dedicata ai voltabidoni o, per meglio dire, ai “dispositivi di sollevamento per veicoli raccolta rifiuti”.
In questa parte si cerca di normare tutto quello che concerne il voltabidoni: dalla posizione alle sicurezze, dai comandi fino alle conformazioni dei denti della rastrelliera. E proprio su questo voglio focalizzarmi.
Ti sembrerà assurdo ma nella normativa viene chiarita la conformazione e le misure che OGNI singolo dente deve avere e, mi dispiace dirtelo, l’80% dei nostri concorrenti non rispetta questa normativa (e sono stato molto buono).
Guarda la nostra rastrelliera qua sotto.
Ora ecco invece alcune rastrelliere di nostri concorrenti. Chiaramente sono in bianco e nero per evitare di riconoscerle. A colori invece puoi vedere la nostra.
Noti qualche differenza?
Immagino che anche se non sei un tecnico tu possa notare che non sono proprio identiche. Per capire ancora meglio però, guarda anche il disegno che è riportato nella normativa. Lo trovi nella sezione 7.5.
Ecco qua. Ora abbiamo tutto quello che ci serve per chiarirci le idee. Se guardi le prime foto, quelle dei nostri concorrenti, i denti sono dei pezzi di lamiera tutti uguali ripiegati su se stessi saldati su una barra di ferro.
Se invece guardi il disegno della normativa, ogni dente ha una sua dimensione e una sua posizione specifica.
La rastrelliera è come se fosse divisa in due parti uguali e ogni dente ha una propria funzione, esattamente come nei denti che abbiamo in bocca.
Una rastrelliera fatta in questo modo viene detta universale proprio perché può prendere tutte le tipologie di bidoni, dai 120 al 1300. Chiaramente rimangono fuori i 1700, ma questa tipologia, oltre ad essere rara, ha bisogno di un rastrelliera troppo grossa per dei veicoli satellite.
Guardando bene il disegno potete vedere che il primo dente a partire da destra, così come il quinto, sono molto diversi dagli altri. Hanno uno scavo. Il motivo è che quello è il dente che deve ospitare l’antenna RFID, il sensore che riconosce i bidoni.
Come puoi notare, anche nella nostra rastrelliera viene lasciato uno spazio per l’antenna. Lasciamo uno spazio piatto così da poter ospitare tutte le tipologie di antenne (che purtroppo non sono normate e non hanno quindi le stesse dimensioni). Questo ci permette di darti la possibilità di montare l’antenna anche in un secondo momento senza dover fare lavori di carpenteria sul voltabidoni.
Il secondo e il sesto dente invece ospitano l’aggancio automatico. Quel particolare meccanismo che permette all’operatore di fare la prima parte di sollevamento del bidone senza utilizzare la pulsantiera pensile, ma semplicemente avvicinando il bidone alla rastrelliera.
Gli altri denti invece hanno la funzione di sostegno per i bidoni che vengono raccolti e, anche loro, hanno le proprie dimensioni. A questo punto voglio essere completamente trasparente. Sempre in fondo all’articolo c’è anche il disegno quotato della nostra rastrelliera e il disegno con le quote di riferimento della normativa, che trovi sempre nella sezione 7.5.
Come puoi vedere coincidono tutte.
ALTRE DIMENSIONI
Ma le dimensioni da rispettare non sono finite qui. Non esistono solo le dimensioni dei denti ma anche le distanze che i denti devono avere da terra. Infatti, la rastrelliera ha ben 3 posizioni che deve rispettare.
La prima è l’altezza massima che deve avere nella fase di preparazione alla presa del bidone. Questa deve essere minore o uguale a 830 mm da terra. Poi ci sono le misure che la rastrelliera deve avere per sollevare i bidoni. Queste misure sono due perché chiaramente sono diverse le altezze dei bidoni. Si va dai 1030 mm per i bidoni a due ruote ai 1290 mm per quelli a quattro ruote.
Ti confesso che rispettare queste quote è forse il lavoro più complicato e più delicato che i nostri progettisti devono affrontare. Come sai, le attrezzature possono essere montate su varie tipologie di chassis e ognuno ha le sue misure. Un altezza diversa, diverse tipologie di sospensioni che reagiscono in maniera diversa al peso dell’attrezzatura. Tutto è diverso, tutto cambia, ma le misure devono rientrare in quelle richieste dalla normativa, altrimenti non si riesce a svuotare i nostri benedetti bidoni.
CONCLUSIONI
Ma c’è un ultima cosa che voglio raccontarti.
Qualche giorno fa, un nostro fornitore di componenti idrauliche, che lavora anche con molti nostri concorrenti, ci ha chiesto se noi abbiamo bisogno che il voltabidoni rimanga in pressione quando prende i bidoni. In pratica gli altri chiedevano che a rastrelliera restasse in pressione durante tutta la fase di svuotamento del bidone, così che questa spingesse sul piatto superiore (vedi foto sotto) e non permettesse al bidone alcun tipo di gioco.
Peccato che la normativa chiede proprio il contrario. Infatti, sempre nella sezione 7.5, c’è scritto che tra il dente e il piatto superiore ci deve essere uno spazio di 23 mm con una tolleranza di circa 1 mm, cioè quasi nulla. Questo spazio è leggermente più grande dello spessore della plastica del bidone così da permettere a quest’ultimo di avere un minimo di gioco in fase di scarico. Questo gioco permette al bidone non spaccarsi dopo i ripetuti scuotimenti che subisce nel corso della sua vita.
Anche noi un tempo non tenevamo conto di questo gioco ma ora vediamo la differenza tra i vari bidoni che abbiamo per le prove interne. Quelli un po’ più vecchiotti e che hanno subito le varie pinzature ora sono tutti rotti, mentre quelli che hanno iniziato la loro vita da dopo che abbiamo introdotto questa novità sono ancora intonsi.
Come vedi dietro un semplice particolare come dei minuscoli e insignificanti pezzi di ferro attaccati al retro di un camion per la nettezza urbana c’è uno studio infinito. E questo è solo una piccola parte, è la punta dell’iceberg, è quello che si può vedere facilmente anche ad occhio nudo.
Forse ti può sembrare esagerato, ma, come sempre, le cose vanno viste nella giusta prospettiva. Questa parte di normativa, tutte queste misure, servono ad una cosa ben precisa: fare in modo che i bidoni non vengano distrutti durante il lavoro e che possano durare di più.
Indirettamente, aumenta anche la vita del voltabidoni perché i denti fatti in questa maniera sono molto più resistenti e meno sollecitati a forze che potrebbero danneggiarli.
Tutto questo, in pratica, fa in modo che tu non debba cambiare bidoni e voltabidoni con la frequenza con cui ti cambi i calzini.
Il presente ci chiede delle rivoluzioni importanti: una produzione più accurata, beni più durevoli, più resistenti, più efficienti. Siamo in una fase di cambiamenti, cambiamenti da cui non possiamo più esimerci.
Noi come Rossi Oleodinamica, in questi 50 anni di storia, abbiamo sempre lavorato in questa direzione e non ci sogniamo minimamente di tirarci indietro proprio adesso. Questa è la nostra missione e il nostro lavoro.
Ti invito a verificare lo stato dei voltabidoni sui tuoi mezzi o a condividere queste riflessioni con il responsabile della tua flotta. Secondo me qualche sorpresa potresti averla.
Stay safe.