Con The Red Side of Collection, il primo evento della Rossi Oleodinamica, abbiamo voluto fare una scommessa. Abbiamo voluto dare ai nostri clienti e ai nostri collaboratori qualcosa di nuovo. Una nuova immagine della Rossi, che dopo 45 anni ha ancora voglia di innovarsi e di dire la sua nel mercato dei veicoli per la nettezza urbana.
Prima di raccontare quello che è successo venerdì 6 settembre al PalaRiccione, fammi fare una piccola digressione.
Ancora ricordo quando due anni fa, ad Ecomondo 2017 a Rimini, mio zio Oscar mi disse: “Questa fiera non mi dà più nulla, è diventata troppo grande e dispersiva, secondo me abbiamo bisogno di altro, forse dovremmo fare qualcosa di nostro”.
La mia mente ha cominciato a lavorare. Il mio passato nel mondo dello spettacolo e gli studi di marketing e comunicazione hanno preso il sopravvento e ho iniziato a mettere su carta le prime idee.
L’anno scorso poi, la spinta decisiva. Sempre Ecomondo a Rimini. Questa volta eravamo in fiera senza stand e ci siamo accorti che non cambiava nulla. Quindi perché non investire i soldi per lo stand in qualcosa di molto più utile per i nostri clienti? L’idea di fare qualcosa di nostro era sempre più sensata e obbligata.
Così sono andato a riprendere tutte le idee che avevo appuntato in giro per l’ufficio e sul pc e le ho messe in fila. Ho scartato quelle senza senso, ho accantonato quelle infattibili (per ora) e ho raggruppato quelle che potevano avere un senso. Il format ce l’avevo in mente, anche perché nel frattempo stavo finendo il primo libro della Rossi Oleodinamica. Volevo Salvare il mondo così ho deciso di aiutarti a pulirlo. Un libro che unisce la storia sulla fondazione dell’azienda e la presentazione del nuovo Long Life System, il primo sistema in 5 fasi che ti permette di avere un veicolo satellite per la raccolta dei rifiuti che dura nel tempo. L’evento avrebbe presentato il libro e il nuovo Long Life System, avrebbe presentato me a tutti i clienti e avrebbe celebrato i 45 anni della Rossi Oleodinamica. Avrebbe dato all’azienda una veste nuova, più moderna, ma sempre legata ai vecchi valori della fondazione. Tutto questo doveva però avere un taglio molto più simile ai grandi eventi con spettacoli e interventi musicali e discorsi brevi e interessanti.
Così, pian piano, è nato The Red Side of Collection. Un titolo che fa il verso al celebre album dei Pink Floyd. Così come il gruppo inglese è rimasto folgorato dalla parte “oscura della Luna”, allo stesso modo noi abbiamo voluto addentrarci nella parte oscura della raccolta, volendo dare trasparenza ad un mondo che trasparente non è. I valori di sostenibilità e di rispetto sia per l’ambiente sia per la comunità, è uno dei nostri massimi valori e lavorare per chi raccoglie i rifiuti è letteralmente un onore. Questo è venuto fuori durante la giornata.
Una giornata che, come detto, non è stata la solita conferenza dove si vedono passare numeri e modelli dai nomi improbabili. I momenti coreografici sulle musiche dei Pink Floyd hanno dato modo ai partecipanti di fermarsi a pensare sull’importanza del loro lavoro di raccolta per il mondo e per la comunità e soprattutto sull’importanza di fare tutto in maniera trasparente e seria. Per questa parte devo fare un ringraziamento doveroso e sentito. Un ringraziamento ad una persona speciale che ha saputo prendere le mie idee e portarle sul palcoscenico. Sto parlando di mia moglie Giada D’Auria, che ha diretto e ideato tutta la parte artistica, insieme ad un cast di artisti fantastici nonché grandi amici. Altro ringraziamento va ad un grande amico, Andrea Ciarlantini, che ha saputo guidare gli spettatori/ospiti all’interno di questo viaggio, come un perfetto padrone di casa.
Ma partiamo dall’inizio.
Nell’atrio gli ospiti sono stati accolti da un fantastico buffet e da un Ape Piaggio allestita con una vasca in allumino del 1986 ancora funzionante. Da qui partiva un lunghissimo striscione che ripercorreva le tappe fondamentali della Rossi Oleodinamica, concludendosi con il mio libro, regalato per l’occasione a tutti gli invitati.
Si è poi passati all’interno della sala. Fin da subito il pubblico ha capito che non sarebbe stata la solita conferenza. Sulle note di Welcome To the Jungle, i ballerini hanno dato sfogo a tutta la loro energia, dando l’inizio alla prima edizione dell’evento. Le parole di apertura sono state affidate a Oscar Rossi che ha raccontato, con trasporto e sentimento, la storia della Rossi partendo dal fondatore, Lazzaro, il fabbro inventore. Ha raccontato le sue invenzioni, fino all’incontro con la spazzatura e la nascita della Rossi Oleodinamica. Poi c’è stato un vero e proprio passaggio di testimone generazionale. Sul palco due generazioni di Rossi. Galiano e Oscar insieme ai figli Omar, Eleonora e Andrea. Alle spalle, ad osservare, lo sguardo austero e fiero di Lazzaro che dalla foto proiettata sembrava dare il suo benestare a questa cerimonia.
Mi hanno poi lasciato solo sul palco, per fare una cosa che dopo due anni era necessario facessi. Presentarmi a tutti i clienti e collaboratori. Ma volevo farlo a modo mio, dal palco. Mi sono concentrato sulla strada che vorrei dare alla Rossi Oleodinamica, partendo dai miei valori, dai miei punti di forza e anche dalle mie debolezze. E proprio i miei valori sono stati il gancio per ringraziare tutti i nostri clienti del fantastico lavoro che fanno per la comunità e per il pianeta. Una domanda ha poi chiuso l’intervento.
“Cosa succederebbe se domattina vi svegliaste e decideste di non fare più il vostro lavoro?”
Parte un rumore di orologio, il tempo scorre, un inquietante conto alla rovescia troneggia sugli schermi. Suona la sveglia, assordante, e partono le note di Time, dei Pink Floyd. Un uomo si sveglia dopo una notte di incubi e preoccupazioni. Ma questi incubi non sono finiti, sono la realtà. Immagini di immondizia e spazzatura che ricopre le bellezze del pianeta e un orologio che scandisce inesorabile il passaggio del tempo. Che stringe. Sua moglie cerca di convincerlo a fare qualcosa, ma lui non vuole, non si sente all’altezza. Ecco che arriva un bambino, il figlio, con in mano un cappotto arancione arrotolato. È la divisa da netturbino del protagonista. Lui può fare qualcosa. Lui può pulire il mondo. Insieme ai suoi colleghi esce mentre alle spalle un rilassante cielo azzurra accompagna questa marcia trionfale.
Si ritorna sul palco, io e Andrea Ciarlantini, per presentare il Long Life System, il primo sistema in 5 fasi che ti permette di avere un veicolo satellite per la raccolta dei rifiuti che dura nel tempo. Un modo per dare trasparenza a tutta la nostra comunicazione. Quella trasparenza che ho voluto dare come primo valore su tutti gli altri. Alla fine c’è stato anche un regalo per i presenti… ma chi non era presente non lo scoprirà fino al momento opportuno.
Ad un certo punto una simpatica intrusione di un netturbino un po’ particolare che durante il suo lavoro viene rapito dalla sua musica interiore e si lascia andare ad una danza scatenata con le sue scarpe da tip tap e la sua fidata scopa. Ma i sogni durano poco e un vigile lo riporta subito alla realtà.
Eccoci all’ultimo intervento prima del coffe break. Si parla di sicurezza e a questo punto chiedo aiuto a Omar, mio fratello e responsabile tecnico dell’azienda. È stato un momento per ribadire l’importanza per noi di costruire mezzi sicuri e affidabili.
Dopo la pausa si sono spente le luci e un rumore di registratore di cassa ci porta al ritmo sincopato di Money, dei Pink Floyd. Ballerini in giacca e cravatta con degli strani occhiali rossi e valigette piene di soldi hanno fatto capire subito di cosa si sarebbe parlato. Di soldi, o meglio del modo migliore per poterli fare. Il marketing. Cosimo Errede, fondatore della prima agenzia di advertising diretto in Italia e consulente di marketing di numerose PMI italiane. Ma sopratutto fidato collaboratore della Rossi Oleodinamica in questa nuova strada che ha intrapreso l’azienda nella costruzione di un piano di marketing serio e affidabile. Cosimo ha parlato della differenza tra marketing e pubblicità e dell’importanza che ha la comunicazione corretta nel mondo odierno. Anche e soprattutto in un mondo difficile come quello della raccolta dei rifiuti.
L’ultimo intervento è stato affidato a Marcello Rosetti, Presidente di Cisambiente, un’associazione di categoria che sta cercando di rendere concreti i principi dell’economia circolare inserendoli nel contesto delle singole aziende associate, e direttore del Consorzio Formula Ambiente, azienda di servizi e che da anni collabora con la Rossi Oleodinamica. Ha parlato del legame che c’è tra le nostre aziende e dell’importanza del lavoro di raccolta che deve essere fatto con uno sguardo serio verso il futuro, parlando anche di “romagnolità”, la forza che accompagna da sempre tutto il tessuto imprenditoriale del territorio.
C’era però qualcuno che doveva ancora parlare. Un ospite inaspettato. La terra. Che dall’alto della sua veneranda età ha ricordato agli uomini che non è lei che soffre per gli errori che l’uomo sta commettendo. Sono gli uomini stessi che pagheranno le conseguenze del loro operato e che se vogliono fare qualcosa lo devono fare per loro stessi e soprattutto per i loro figli. Un momento toccante, dove i ballerini vestiti da netturbini e imprenditori giocano con la terra facendo il verso alla famosa scena de “Il Grande Dittatore” di Charlie Chaplin. Il tutto accompagnato dalle note di The Great Gig in The Sky, con i suoi vocalizzi strazianti che arrivano direttamente della terra dritto ai cuori di tutti.
Alla fine il giusto momento dei ringraziamenti. Tutta la squadra artistica è salita sul palco per prendersi i meritati applausi. Poi è venuto il momento dei padroni di casa. Dal palco abbiamo chiamato anche tutti i nostri ragazzi, le persone che rendono unica la Rossi Oleodinamica, tutti i dipendenti dell’azienda (Alessandro, Paolo, Vilmano, Dario, Cristina, Paolo, Alberto, Denis, Alessio, Maurizio, Massimo, Michele, Roberto, Nicolò, Luciano, Simona, Marco, Ivan, Domenico, Simone, Patrick, Gianluca, Massimo, Andrea, Rocco, Massimiliano, Roberto, Emarildo, Rohen, Silvano, Flavio). Tutti uniti sul palco per un caloroso saluto ai nostri ospiti.
Ma non è finita qui. La serata è continuata sulla fantastica terrazza del PalaRiccione, la Riccione City Eye, con del buon vino locale e tutti i prodotti gastronomici che caratterizzano la nostra magnifica città. Anche il sindaco Renata Tosi è venuta a trovarci per darci il suo benestare. Per confermare il forte legame che la nostra azienda ha con il territorio in cui è nata.
Non potevo chiedere di meglio per la prima edizione di The Red Side of Collection.
Abbiamo voluto alzare un’altra volta l’asticella con un evento proprietario per presentare l’azienda con una nuova veste. Una specie di “Fuori Fiera” per darvi sempre qualcosa in più.
La trasparenza di un azienda che vuole lavorare in maniera seria costruendo mezzi efficienti, affidabili, sicuri e duraturi, grazie al Long Life System.
Un ringraziamento per tutti quelli che ci sono stati e un “alla prossima” a chi non è potuto essere nostro ospite.
Un regalo però voglio farlo. Clicca sulla foto qua sotto per guardare i momenti più belli della serata.
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Rock&Roll
Andrea