Con la sicurezza delle persone non si scherza! Non puoi proprio permetterti di risparmiare su queste cose. Le leggi ci sono e vanno rispettate. Altrimenti vuol dire che non abbiamo capito niente, che abbiamo perso non solo una battaglia, ma proprio la guerra!
Speravo veramente di non arrivare mai a questo. Eppure abbiamo fatto un salto indietro nel passato di quasi 30 anni.
Non me l’aspettavo ed è stato un duro colpo venirlo a sapere.
Di cosa sto parlando? Te lo spiego subito. Parlo del fatto che la gente fa la furba sulla pelle degli altri.
Bella scoperta mi dirai tu. Succede da tempi immemori!
Certo, succede da sempre, ma perché non si può cambiare? Anche la schiavitù c’è sempre stata, ma poi abbiamo cercata di toglierla (con dubbio successo da qualche parte…).
Comunque, a parte le digressioni, torniamo a noi.
Cosa mi ha fatto ribollire così tanto il sangue?
Il fatto che ci sono ancora alcune aziende che COSTRUISCONO veicoli per la raccolta dei rifiuti SENZA tutte le SICUREZZE che la normativa esige.
E nessuno dice niente. ANZI, la gente li COMPRA pure!
È una cosa molto grave, è come dire che compro una casa senza finestre e porte perché così ti costa di meno. Certo che fino a 100 anni fa si viveva senza porte e con le finestre aperte, ma forse oggi non è il modo più sicuro per costruire una casa.
Va bene, ora mi calmo un attimo e ti spiego cosa effettivamente sono venuto a sapere.
Partiamo dal principio.
Il nostro responsabile degli impianti elettrici si trova presso un cliente per sistemare alcuni problemi con un nostro mezzo.
Mentre è nell’officina del cliente aspettando di mettere mano al camion si guarda in torno e gli cade l’occhio su un camion di un nostro concorrente parcheggiato.
Chiaramente non faccio nomi, ma voglio fare polemica.
Un veicolo senza pulsanti di emergenza!
In pratica si rende conto che molti dei mezzi presenti sono SENZA pulsanti di emergenza!
Non so se lo sai, ma esiste una normativa europea su cui tutti i costruttori di veicoli per la raccolta dei rifiuti si basano. Si tratta del Direttiva Macchine 2006/42/CE, una direttiva europea che si applica a macchine fisse, mobili, trasportabili e di sollevamento/spostamento.
Il Requisito Essenziale di Sicurezza e Salute (R.E.S.S.) 1.2.4.3 di questa direttiva, relativo all’arresto di emergenza dice che:
La macchina deve essere munita di uno o più dispositivi di arresto di emergenza, che consentano di evitare situazioni di pericolo che rischino di prodursi nell’imminenza o che si stiano producendo.
Il dispositivo di arresto di emergenza deve:
- Comprendere dispositivi di comando chiaramente individuabili, ben visibili e rapidamente accessibili
- Provocare l’arresto del processo pericoloso nel tempo più breve possibile, senza creare rischi supplementari
- Quando necessario avviare, o permettere di avviare, alcuni movimenti di salvaguardia.
Quando si smette di azionare il dispositivo di arresto di emergenza dopo un ordine di arresto, detto ordine deve essere mantenuto da un blocco del dispositivo di arresto di emergenza, sino al suo blocco; non deve essere possibile ottenere il blocco del dispositivo senza che quest ultimo generi un ordine di arresto; lo sblocco del dispositivo deve essere possibile soltanto con un’apposita manovra e non deve riavviare la macchina, ma soltanto autorizzare la rimessa in funzione.
La funzione di arresto di emergenza deve essere sempre disponibile e operativa a prescindere dalla modalità di funzionamento.
I dispositivi di arresto di emergenza devono offrire soluzioni di riserva ad altre misure di protezione e non sostituirsi ad esse.
A questa poi si aggiunge anche la norma UNI EN 1501.
Una norma che da delle direttive ben precise su come bisogna costruire i mezzi e far si che siano sicuri per l’utilizzatore finale e non solo.
estratto della normativa UNI EN 1501 2015 sui dispositivi dai arresto di emergenzaCome vedi i pulsanti di emergenza DEVONO essere PRESENTI e ben VISIBILI!
Eppure i nostri “amici” avevano costruito un bel camion SENZA i pulsanti di emergenza!
Non ci credi? Avrei anche delle foto, ma sarebbe troppo riconoscibile il costruttore del veicolo e non voglio creare troppi casini.
Ma cosa rischio in questo caso?
Lascia che ti spieghi cosa potrebbe accadere. Oggi voglio essere CATASTROFICO, ma quando si parla di sicurezza bisogna prendere in esame il caso PEGGIORE e più assurdo.
Mettiamo caso che il nostro veicolo sia per strada a lavorare (come è giusto che sia).
L’operatore inizia a caricare i bidoni presenti. Dopo aver scaricato un cassonetto dentro la vasca si accorge che c’è qualcosa che non va.
Sente un lamento e vede una persona che cerca di uscire dalla vasca.
Era un poveretto che si era buttato dentro un cassonetto per dormire.
Il poveretto cerca di uscire ma la pala compattatrice sta continuando il suo ciclo. Sta per essere SCHIACCIATO.
L’operatore se ne accorge, ma preso dal panico spinge dei pulsanti a caso. Spinge tutta la pulsantiera. Non succede nulla.
La pala sta per arrivare a fine corsa, il malcapitato sta per rimanere schiacciato dalla pala. L’operatore fortunatamente riesce a spegnere la pala.
Ora non rimane altro che liberare il poveretto che per un pelo è rimasto illeso, ma nella foga l’operatore sbaglia e riaziona il compattatore…
FINE DELLA STORIA.
Si apre un’INCHIESTA dove viene coinvolto non solo l’operatore, ma anche la TUA azienda e soprattutto TU!!
Tutto questo perché NON c’era il pulsante di emergenza!
Le tragedie si possono prevenire
Se ci fosse stato il pulsante di emergenza, l’operatore avrebbe saputo cosa fare.
Infatti siamo abituati a considerare un pulsante rosso come emergenza. Se siamo in pericolo e non sappiamo cosa fare, spingere un grosso pulsante rosso è la prima azione che ci viene in mente di fare.
Questo avrebbe fatto l’operatore, bloccando tutto.
Inoltre la normativa prevede anche un secondo pulsante che, una volta che tutto l’impianto è bloccato in emergenza, permette di liberare la bocca di carico; porta il carrello della pala di compattazione indietro, senza altri movimenti.
Quindi se la pala si fosse bloccata tardi e il malcapitato fosse rimasto incastrato tra la pala e la vasca, l’operatore avrebbe potuto fare UNA SOLA OPERAZIONE. Ossia liberare la bocca di carico aprendo la pala, senza la possibilità di fare altre movimentazioni pericolose.
Rischiare per uno sconto?
Non pensi sia un RISCHIO veramente TROPPO grande da correre. Qualsiasi cosa succeda TU sarai RESPONSABILE e COLPEVOLE.
E per cosa?
Questo proprio non me lo spiego. Molto spesso, eludere queste sicurezze NON da nemmeno un risparmio così elevato a livello di costi.
Quello che posso ipotizzare (senza scostarmi molto dalla realtà) è che sia un fatto di COMODITÀ e di SVOGLIATEZZA nel dover seguire delle procedure che, in qualche modo, potrebbero rallentare il lavoro.
Mi fa paura vedere quanto la pigrizia delle persone, nel dover spingere un pulsante in più o aspettare qualche secondo di troppo, le porti a correre dei RISCHI veramente ELEVATI.
Ho visto persone saldare senza occhiali, verniciare senza mascherina, tagliare o fresare il ferro senza alcuna protezione. Persone manovrare scale in modi che nemmeno al circo Orfei si sognerebbero.
E purtroppo ho visto anche persone farsi molto male a causa di queste negligenze.
TU come imprenditore, o come RESPONSABILE degli acquisti, non corri rischi in prima persona, ma sei quello che può mettere al sicuro i tuoi operatori da pericoli veramente grossi.
Perché prenderti questi rischi, perché vuoi metterti sulla coscienza l’incolumità delle persone.
Non fare come i nostri amici della storia dell’inizio. Quando il mio responsabile ha fatto giustamente notare la mancanza delle emergenze ai responsabili di officina, la risposta è stata una scrollata di spalle e un cambio di discorso.
Una cosa come questa mi fa veramente male, perché è pieno di persone che si lamentano quando un lavoratore muore o si fa veramente male.
Lo stato non ci tutela, lo stato se ne frega.
Purtroppo però i primi a fregarcene SIAMO NOI!
Ognuno ha una grossa responsabilità.
Le leggi ci sono, le normative pure. A livello europea, fiori fiore di ingegneri e studiosi, hanno redatto un plico di norme altissimo. Non ci vuole tanto a metterle in atto. Giusto il tempo di doversele leggere.
Inoltre TU NON devi nemmeno sapere per filo e per segno quali sono le normative.
Se ti affidi a delle AZIENDE SERIE, che hanno a cuore la sicurezza e l’incolumità degli operatori che utilizzano le macchine, NON PUOI SBAGLIARE!
Ormai non si tratta più di obbligo, ma di BUON SENSO!
Noi, come ben saprai, siamo sempre stati attentissimi alla sicurezza dei nostri mezzi. In primo luogo perché sappiamo che con la vita delle persone non si scherza; ma anche perché sono brutte esperienze per TE e per NOI in caso succeda qualcosa di grave (e stai certo che succederà).
Quindi non giocare con la sicurezza, informati sempre che i veicoli che acquisti rispettino la NORMATIVA MACCHINE e la norma UNI EN 1501.
Avrai la sicurezza di una macchina che funzionerà al meglio, efficiente e sicura.
Chiamaci e chiedi consiglio a chi ha fatto della sicurezza la sua missione. Dal 1974.
Ti consiglio anche questo articolo dove racconto un’altra esperienza, questa volta positiva, con un’azienda che sicurezze e controlli sanno cosa sono:
> https://blog.rossioleodinamica.com/sicurezza-fatta-la-legge-trovato-linganno/
Alla prossima
Let’s Rock
Andrea
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