MEGLIO L’ACCIAIO O L’ALLUMINIO? Ecco la domanda che tante persone si fanno in fase di acquisto. E come tutte le domande di questo mondo, esiste solo una risposta certa…
DIPENDE!
Ti vedo già, davanti allo schermo del PC che dici: “Facile così! Io speravo che mi dessi la risposta ai miei problemi!”
Mi spiace deluderti. Non esiste la risposta giusta a prescindere. Bisogna sempre fare i conti con quello di cui abbiamo bisogno.
Ma entriamo nel vivo. Sei pronto a cominciare questo viaggio alla scoperta del ferro?
Ti dico subito che se stai cercando il trattato scientifico sulle specifiche fisiche e chimiche dei due materiali, NON sei nel posto giusto. Non credo sia il luogo adatto, ma se proprio sei interessato ti rimanderò a qualche link.
ACCIAIO
Gli acciai inossidabili sono leghe di ferro caratterizzate, oltre che dalle proprietà meccaniche tipiche degli acciai al carbonio, da una notevole resistenza alla corrosione, specie in aria umida o in acqua dolce.
Tale capacità è dovuta alla presenza di elementi di lega, principalmente cromo, in grado di passivarsi, cioè di ricoprirsi di uno strato di ossidi sottile e aderente, praticamente invisibile, di spessore pari a pochi strati atomici (dell’ordine dei 0,3-5 nm), che protegge il metallo, o la lega, sottostante dall’azione degli agenti chimici esterni.
L’acciaio di cui si fa uso normalmente nella produzione di attrezzature industriali è l’acciaio INOX. A differenza di quello per le pentole si usa il tipo da carpenteria, che può essere Fe 360 – Fe 430 – Fe 510. Il numero dopo la sigla Fe sta ad indicare il valore della resistenza unitaria di rottura a trazione espressa in MPa, cui può aggiungersi una eventuale lettera per indicare il grado di tenacità dell’acciaio.
In parole povere. Più alto è il numero più resistente è il materiale.
Chiaramente con i dovuti calcoli e i giusti spessori, si può costruire usando tutti e tre i tipi.
Tutti questi tipi di acciaio si presentano in varie forme (lamiere, profilati a U, a T, a doppio T, angolari, speciali). Ognuna di queste ha un suo grado di resistenza e un suo utilizzo ottimale.
Ma veniamo a quello che ci interessa realmente.
Come si comporta?
Beh, diciamo che l’acciaio è il materiale principe. In campo industriale è usato ovunque, dall’edilizia alla meccanica. Viene usato per costruire strutture durature e che resistano a carichi e fatica.
- COSTA POCO
- FACILMENTE SALDABILE E LAVORABILE
- RESISTENTE
- LIMITE DI FATICA DEFINITO (Sappiamo esattamente entro quali limiti deve lavorare per non rompersi)
Di contro c’è che ha un peso elevato e che è facilmente soggetto ad ossidazione.
Nei veicoli per la raccolta dei rifiuti, quello che conta è la resistenza dell’attrezzatura. Sono mezzi usati in condizioni sempre al limite.
Inoltre ogni veicolo viene utilizzato da persone sempre diverse che sicuramente non lo curano come se fosse la loro automobile.
Vengono caricati all’inverosimile, sbattuti a destra e a manca.
Diciamocelo. Fanno veramente un lavoro di m… duro. Fanno un lavoro DURO!
A questo punto ti stari chiedendo. “Ma come, mi detto prima che non esiste il materiale ottimale. Adesso però mi dici che l’acciaio è il migliore?”
Ok, ok. Mettiamola così. Hai tutti veicoli sopra i 35 quintali, quindi operatori con patente C, quindi niente limiti di portata. VAI DI ACCIAIO!
Ma facciamo un’altro esempio.
Hai bisogno di camion piccoli (sotto i 35 quintali) perché hai solo operatori con patente B, ma comunque hai bisogno di caricare tanto. Oltretutto con l’avvento della normativa EURO 6, quindi con l’aggiunta ai camion di marmitta catalitica e serbatoio dell’urea, tutti i veicoli hanno un peso di partenza molto alto.
Questo ha ridotto drasticamente le portate utili. Una tragedia. Se si usassero le attrezzature vecchie su questo tipo di veicoli (parlo dei 35 quintali), basterebbe svuotare un paio di bidoni pieni e saresti già fuori dalla portata utile.
Quindi come possiamo fare?
Hai due possibilità.
- Farti scrivere sul libretto una portata utile più alta del reale.
- Usare un altro tipo di materiale
Chiaramente io sono qui per consigliarti la seconda. Sulla prima non mi pronuncio nemmeno, ma prometto che scriverò presto un bell’articolo.
Andiamo a vedere quindi l’altro materiale.
ALLUMINIO
Peraluman è il nome commerciale di una serie di leghe di alluminio in cui l’elemento principale di lega è il magnesio presente in percentuali fino al 5,6%. Il magnesio conferisce a queste leghe ottime caratteristiche di resistenza alla corrosione, anche in ambiente marino, buone caratteristiche di saldabilità e ottima duttilità.
Eccoci finalmente al nostro amato alluminio o Peraluman, che una particolare lega di alluminio e magnesio. Non ha elevate caratteristiche meccaniche e proprio per questo viene impiegato principalmente per la costruzione di parti strutturali con basse sollecitazioni, dove invece la saldabilità è una qualità apprezzabile.
Infatti il problema più grosso dell’alluminio è proprio la difficoltà di saldatura. Non sono tantissime le persone che sanno saldarlo, sopratutto farlo in maniera corretta.
Questo chiaramente incide ancora di più sul costo di questo materiale, già elevato di partenza.
Ma non voglio solo denigrarlo. Ecco quindi i suoi punti di forza.
- PESO RIDOTTO
- OTTIMA RESISTENZA ALLA CORROSIONE
Già solo queste due qualità possono farci capire quanto effettivamente è utile l’alluminio. In pratica ci viene in aiuto in questa fase dove i pesi, sui veicoli piccoli, sono così importanti.
Come dicevo prima, con l’avvento della normativa EURO 6 sui motori diesel, il peso dei veicoli senza attrezzatura e aumentato a dismisura. Per alcuni modelli è impensabile costruire l’attrezzatura in acciaio.
Già al primo bidone saresti fuori dalla portata.
Con l’alluminio si risolve questo problema. Ed è l’unica soluzione.
La differenza di peso con l’acciaio è molta. All’incirca tre volte di meno. Ovviamente per mantenere le stesse caratteristiche meccaniche bisogna aumentare gli spessori dell’alluminio.
Ad ogni modo il risparmio di peso, per nostra esperienza, è di circa il 40 %. Chiaramente utilizzato solo per costruire vasche e sistemi di compattazione.
Inoltre è ottimo in quelle situazioni di lavoro dove la corrosione può essere un elemento discriminante.
L’alluminio infatti, si ossida di meno dell’INOX. Entrambi subiscono il processo di passivazione (creazione di una patina superficiale resistente alla corrosione), ma nell’alluminio si forma ossido di alluminio; nell’inox invece si forma ossido di Cromo che, nel pezzo, non è infinito.
In pratica dopo un po’… l’acciaio finisce!
Mi viene in mente per esempio, l’utilizzo in una città sul mare (tipo Venezia) dove l’umidità è molto forte e può provocare disastri alle attrezzature (ma anche su questo ho un aneddoto molto simpatico che ti racconterò).
Chiaramente l’alluminio potrà essere utilizzato solo sulle vasche e sul sistema di compattazione.
Sarebbe impensabile utilizzarlo nella costruzione del falsotelaio. Non resisterebbe alle sollecitazioni.
CONCLUSIONI
Come vedi quindi la risposta non può essere univoca. Dipende dalle tue esigenze.
Sicuramente l’acciaio lo troverai sempre negli elementi di sostegno come il controtelaio, ma per la vasca o la pala di compattazione è necessario uno studio sulle tue esigenze.
Se hai problemi di corrosione o di peso, l’alluminio è la soluzione più sensata.
Ma se NON hai particolari esigenze, l’acciaio è la migliore soluzione.
Detto questo però, noi, alla Rossi Oleodinamica, abbiamo trovato anche una terza soluzione, che consiste nell’utilizzo ibrido dei due materiali.
In pratica nei minicompattatori, possiamo costruire la vasca in alluminio e il sistema pala-carrello di compattazione in acciaio (anche il contrario).
Questo ci permette di tenere contenuti sia i pesi sia i costi.
Chiaramente l’evoluzione è sempre in movimento e si stanno sviluppando anche altri materiali. Materiali più leggeri, con la stessa resistenza dell’acciaio e che riescano comunque a tenere i costi contenuti.
In ultimo il mio consiglio è quello di non affidarti a soluzioni preconfezionate. Ma chiedi sempre il parere di un costruttore fidato, con anni di esperienza, per trovare insieme la soluzione ottimale per le TUE esigenze.
Alla prossima
Rock&Roll
Andrea
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